Catalogo Nuova Arte 2007

Artista dotata di notevoli qualita’ tecniche, come dimostra la sua pittura minuziosa nel raffigurare figure o volti. Questi ultimi non devono però far pensare semplicemente ad una ricerca pittorica di Antonietta Meneghini sul ritratto, perchè i suoi visi hanno sempre qualcosa in più del ritratto e qualcosa in meno della precisa raffigurazione. In essi c’è un’allegoria fantastica, un’epifania sottile di quel segreto che ogni stato d’animo nasconde, dietro le proprie quotidiane espressioni. L’opera di questa pittrice mette in luce aspetti di una ricerca che sembra inesauribile di suggestioni intellettuali, di motivi e d’immagini narrative. Sono qui ibridati i fantasmi che intimamente ci percorrono e ci sollecitano. Sembra, infatti, di riscontrare tracce di quelle ossessioni che attraversano i volti di un po’ tutti noi e che così bene sanno raccontare chi siamo.

PAOLO LEVI
Catalogo Nuova Arte 2007, Ottobre 2008

IL GAZZETTINO Venezia

Nei suoi ritratti di grande classicità emerge, dal sapiente chiaroscuro, la capacità di scendere nella profondità umana.

TITA BIANCHINI
IL GAZZETTINO Venezia, gennaio 2009

Gente Veneta

Pittura apollinea, immersa in uno stato di calma bellezza, pittura che diviene pura apparizione, risolta dall’artista con gli strumenti classici del passato: grande capacità grafica e proprietà coloristiche. Ritratti femminili immersi in chiaroscurali ammiccamenti, capaci di penetrare la psiche dei soggetti nei cui volti si legge, inoltre, la consapevolezza di venire immortali per mezzo dell’intuizione del compositore e che a tale intuito si abbandonano. Da ricordare un grande torso nudo maschile acefalo, quasi a voler ridurre la visione a innocente esercizio grafico, privandolo di qualsiasi possibilità di analisi introspettiva , relegando così il maschio a puro elemento decorativo.

GIORGIO PILLA
Gente Veneta, gennaio 2009

La Nuova di Venezia e Mestre

Un ritorno alle origini della pittura: è questo il sentimento che coglie lo spettatore davanti alle opere di questa pittrice, che si avvale di una tecnica fotografica per realizzare questi dipinti quasi tutti ritratti femminili nei quali risalta di primo acchito la grande abilità cromatica-formale. A ben guardare ci si accorge, tuttavia, che l’autrice non è esente dal penetrare profondamente nella psiche dei soggetti, anche per l’uso di un colore sobrio e, spesso, chiaroscurale qui usato per nascondere o evidenziare sentimenti o pulsioni interne. Nel grande torso virile privato della testa, si coglie una volontà della Meneghini di evidenziare il solo aspetto fisico del maschio: Bello Senz’Anima.

EZIO ZANESINI
La Nuova di Venezia e Mestre, Gennaio 2009

ARCHIVIO MONOGRAFICO DELL’ARTE ITALIANA DI MILANO

Una pittura che rivela eccellenti disposizioni mediante segni e colori intensi, morbidi. Una ricerca di situazioni interiori da scoprire nei ritratti, nei volti i quali colgono le emozioni verso l’interpretazione di un carattere. La presenza umana diventa il simbolo primario della realtà. L’artista Antonietta Meneghini con grande padronanza espressiva e formale raggiunge una sua piena autonomia collocando le immagini in atmosfere delicate che accrescono il valore di una raffigurazione. Tagli di luce invadono le sue tele evidenziando quelle caratteristiche che si pongono in diretto contatto con l’osservatore.

Le opere espresse di Antonietta Meneghini sanno conservare immediatezze istantanee, sfondi monocromatici marcati dalla luce da cui emergono gli aspetti psicologici dei soggetti. Antonietta Meneghini ristabilisce un contatto con l’aspetto esterno, con l’interiorità del soggetto, e con la sua personalità.

ARCHIVIO MONOGRAFICO DELL’ARTE ITALIANA DI MILANO
Giugno 2009

Catalogo Love Art

C’è il segno della vita, il colore della forza e del futuro in mezzo alla distruzione, c’è Eros contro Thanatos nel quadro che ha come titolo Il gioco e la memoria va a Schindler’s list, il capolavoro di Spielberg. Un invito esplicito Guardami, ricordo e desiderio invece sul corpo seminudo, Pensando a lui.

Critico: PROF.SSA CECILIA CI 
Catalogo Love Art Scorzè Venezia, settembre 2009