“BUONA LA PRIMA“

La fonte di ispirazione artistica di Antonietta Meneghini è l’essere umano, l’essere umano visto secondo una profonda visione centralistica di stampo umanistico-rinascimentale.
Il contrappunto della sua pittura è scandito dal ritmo delle nouances del grigio attorno alla più marcata tensione del “nero assoluto”.
Il colore per Antonietta è fonte di distrazione, di allontanamento da ciò che per lei è luce.
L’emozione gioca un ruolo fondamentale nella figura a tutto tondo ed è l’essere donna che catalizza appieno la spiritualità che non si ferma, che indaga a fondo sul perché delle cose, sui drammi dell’esistenza.
La tecnica di Antonietta Meneghini è olio su tela.
L’effetto illusionistico che riesce ad ottenere è molto vicino a ciò che propone la scultura.
Il soggetto creato sembra scrutare l’osservatore con acuto senso critico ribaltando la dinamica:

SONO IO CHE GUARDO O E’ IL RITRATTO CHE GUARDA ME?

Critico:MAX PAGGIN
mostra d’arte Verona 17/23 aprile 2023

altre critiche

“Le stagioni sono MUSICA”

Siamo in un granaio palladiano che fa parte di una delle opere incompiute di Andrea Palladio … Incompiute paiono anche le opere di Antonietta perché un quadro non è mai finito, almeno per l’artista. Trent’anni fa un critico francese scriveva che “Occorre stare attenti perché le parole possono gettare sull’arte un’ombra impenetrabile.”

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“BUONA LA PRIMA“

La fonte di ispirazione artistica di Antonietta Meneghini è l’essere umano, l’essere umano visto secondo una profonda visione centralistica di stampo umanistico-rinascimentale.
Il contrappunto della sua pittura è scandito dal ritmo delle nouances del grigio attorno alla più marcata tensione del “nero assoluto”.
Il colore per Antonietta è fonte di distrazione, di allontanamento da ciò che per lei è luce.
L’emozione gioca un ruolo fondamentale nella figura a tutto tondo ed è l’essere donna che catalizza appieno la spiritualità che non si ferma, che indaga a fondo sul perché delle cose, sui drammi dell’esistenza.
La tecnica di Antonietta Meneghini è olio su tela.
L’effetto illusionistico che riesce ad ottenere è molto vicino a ciò che propone la scultura.
Il soggetto creato sembra scrutare l’osservatore con acuto senso critico ribaltando la dinamica:

SONO IO CHE GUARDO O E’ IL RITRATTO CHE GUARDA ME?

Critico:MAX PAGGIN
mostra d’arte Verona 17/23 aprile 2023

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“Le stagioni sono MUSICA”

Siamo in un granaio palladiano che fa parte di una delle opere incompiute di Andrea Palladio … Incompiute paiono anche le opere di Antonietta perché un quadro non è mai finito, almeno per l’artista. Trent’anni fa un critico francese scriveva che “Occorre stare attenti perché le parole possono gettare sull’arte un’ombra impenetrabile.”

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