“Il Capoluogo”

Senza fiato lascia il dipinto di Antonietta Meneghini “Il Gioco”, dove da uno sfondo cupo dove a sopravvivere sono solo cumuli di macerie, si fa avanti un bimbo, unica speranza di vita, con la sua palla rossa.

Critico: SERENA CIAMPA 
“Il Capoluogo” L’Aquila, giugno 2010

altre critiche

Catalogo Love Art

C’è il segno della vita, il colore della forza e del futuro in mezzo alla distruzione, c’è Eros contro Thanatos…

leggi tutto

Critica: GIORGIO RIGOTTO 

Guardo e cerco di non ascoltare la conversazione, ma qualcosa devo pur rispondere. Cerco l’isolamento interiore per ascoltare quello che i quadri sussurrano alla mia anima. So che poi non sarà più così.

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“Il Capoluogo”

Senza fiato lascia il dipinto di Antonietta Meneghini “Il Gioco”, dove da uno sfondo cupo dove a sopravvivere sono solo cumuli di macerie, si fa avanti un bimbo, unica speranza di vita, con la sua palla rossa.

Critico: SERENA CIAMPA 
“Il Capoluogo” L’Aquila, giugno 2010

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Catalogo Love Art

C’è il segno della vita, il colore della forza e del futuro in mezzo alla distruzione, c’è Eros contro Thanatos…

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Critica: GIORGIO RIGOTTO 

Guardo e cerco di non ascoltare la conversazione, ma qualcosa devo pur rispondere. Cerco l’isolamento interiore per ascoltare quello che i quadri sussurrano alla mia anima. So che poi non sarà più così.

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