Catalogo SINESTESIE L’Aquila

“IL GIOCO”: edifici fatiscenti, scheletri architettonici di una città colpita da un evento drammatico e irrimediabile, si stagliano verticalmente ai due lati del quadro, creando una fuga prospettica che mostra a distanza solo macerie e un incolmabile vuoto, accentuato dall’uso di colori puri come il bianco e il nero. Unico segno consapevole di vita, che emerge a spezzare le livide atmosfere della tragedia, un bimbo dal maglioncino rosso che gioca in primo piano con una palla rossa anch’essa. Si allontana da tutte quelle macerie e corre incontro allo spettatore, come simbolo di forza individuale e al contempo di rinascita collettiva, espressione del futuro, solo nella pianificazione del quale si può vincere temporaneamente la morte.

Critico: CRISTINA AGLIETTI 
Catalogo SINESTESIE L’Aquila, giugno 2010

altre critiche

“Una luce negli occhi”

I corpi sinuosi ed eleganti di alcune figure femminili si alternano agli sguardi rapiti, concentrati in lontani pensieri. I colori sono lievi, morbidi e trasparenti anche nel momento in cui si rapprendono nei più decisi bianchi e neri. Il disegno è curato, le proporzioni sono interpretate con gusto ed attenzione.

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Critica: MARIA LUISA FERRAGUTI 

Il volto femminile nel richiamo sfolgorante della sua bellezza può permettere ad Antonietta Meneghini di approfondire la ricerca dei sentimenti. Si trova nei visi un senso di mistero, di riflessione, che traspare nel passaggio da una tela all’altra attraverso una materia cromatica distesa con sicurezza e precisione.

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“Libertà”

Suntuosa, affascinante Meneghini, senza tema di sminuirsi riprende temi accademici, sempre olio su tela.

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Catalogo SINESTESIE L’Aquila

“IL GIOCO”: edifici fatiscenti, scheletri architettonici di una città colpita da un evento drammatico e irrimediabile, si stagliano verticalmente ai due lati del quadro, creando una fuga prospettica che mostra a distanza solo macerie e un incolmabile vuoto, accentuato dall’uso di colori puri come il bianco e il nero. Unico segno consapevole di vita, che emerge a spezzare le livide atmosfere della tragedia, un bimbo dal maglioncino rosso che gioca in primo piano con una palla rossa anch’essa. Si allontana da tutte quelle macerie e corre incontro allo spettatore, come simbolo di forza individuale e al contempo di rinascita collettiva, espressione del futuro, solo nella pianificazione del quale si può vincere temporaneamente la morte.

Critico: CRISTINA AGLIETTI 
Catalogo SINESTESIE L’Aquila, giugno 2010

altre critiche

“Una luce negli occhi”

I corpi sinuosi ed eleganti di alcune figure femminili si alternano agli sguardi rapiti, concentrati in lontani pensieri. I colori sono lievi, morbidi e trasparenti anche nel momento in cui si rapprendono nei più decisi bianchi e neri. Il disegno è curato, le proporzioni sono interpretate con gusto ed attenzione.

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Critica: MARIA LUISA FERRAGUTI 

Il volto femminile nel richiamo sfolgorante della sua bellezza può permettere ad Antonietta Meneghini di approfondire la ricerca dei sentimenti. Si trova nei visi un senso di mistero, di riflessione, che traspare nel passaggio da una tela all’altra attraverso una materia cromatica distesa con sicurezza e precisione.

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“Libertà”

Suntuosa, affascinante Meneghini, senza tema di sminuirsi riprende temi accademici, sempre olio su tela.

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