Nei suoi ritratti di grande classicità emerge, dal sapiente chiaroscuro, la capacità di scendere nella profondità umana.
TITA BIANCHINI
IL GAZZETTINO Venezia, gennaio 2009
Nei suoi ritratti di grande classicità emerge, dal sapiente chiaroscuro, la capacità di scendere nella profondità umana.
TITA BIANCHINI
IL GAZZETTINO Venezia, gennaio 2009
C’è il segno della vita, il colore della forza e del futuro in mezzo alla distruzione, c’è Eros contro Thanatos…
Guardo e cerco di non ascoltare la conversazione, ma qualcosa devo pur rispondere. Cerco l’isolamento interiore per ascoltare quello che i quadri sussurrano alla mia anima. So che poi non sarà più così.
Attenta osservatrice della realtà sociale, l’artista coglie aspetti dei comportamenti umani su cui generalmente l’abitudine dello sguardo non si sofferma.
Nei suoi ritratti di grande classicità emerge, dal sapiente chiaroscuro, la capacità di scendere nella profondità umana.
TITA BIANCHINI
IL GAZZETTINO Venezia, gennaio 2009
C’è il segno della vita, il colore della forza e del futuro in mezzo alla distruzione, c’è Eros contro Thanatos…
Guardo e cerco di non ascoltare la conversazione, ma qualcosa devo pur rispondere. Cerco l’isolamento interiore per ascoltare quello che i quadri sussurrano alla mia anima. So che poi non sarà più così.
Attenta osservatrice della realtà sociale, l’artista coglie aspetti dei comportamenti umani su cui generalmente l’abitudine dello sguardo non si sofferma.