Nei suoi ritratti di grande classicità emerge, dal sapiente chiaroscuro, la capacità di scendere nella profondità umana.
TITA BIANCHINI
IL GAZZETTINO Venezia, gennaio 2009
Nei suoi ritratti di grande classicità emerge, dal sapiente chiaroscuro, la capacità di scendere nella profondità umana.
TITA BIANCHINI
IL GAZZETTINO Venezia, gennaio 2009
Pittura apollinea, immersa in uno stato di calma bellezza, pittura che diviene pura apparizione, risolta dall’artista con gli strumenti classici del passato: grande capacità grafica e proprietà coloristiche.
Un ritorno alle origini della pittura: è questo il sentimento che coglie lo spettatore davanti alle opere di questa pittrice, che si avvale di una tecnica fotografica per realizzare questi dipinti quasi tutti ritratti femminili nei quali risalta di primo acchito la grande abilità cromatica-formale.
Una pittura che rivela eccellenti disposizioni mediante segni e colori intensi, morbidi. Una ricerca di situazioni interiori da scoprire nei ritratti, nei volti i quali colgono le emozioni verso l’interpretazione di un carattere.
Nei suoi ritratti di grande classicità emerge, dal sapiente chiaroscuro, la capacità di scendere nella profondità umana.
TITA BIANCHINI
IL GAZZETTINO Venezia, gennaio 2009
Pittura apollinea, immersa in uno stato di calma bellezza, pittura che diviene pura apparizione, risolta dall’artista con gli strumenti classici del passato: grande capacità grafica e proprietà coloristiche.
Un ritorno alle origini della pittura: è questo il sentimento che coglie lo spettatore davanti alle opere di questa pittrice, che si avvale di una tecnica fotografica per realizzare questi dipinti quasi tutti ritratti femminili nei quali risalta di primo acchito la grande abilità cromatica-formale.
Una pittura che rivela eccellenti disposizioni mediante segni e colori intensi, morbidi. Una ricerca di situazioni interiori da scoprire nei ritratti, nei volti i quali colgono le emozioni verso l’interpretazione di un carattere.